Volturino / Anche una singolare petizione

Una Marcia di protesta contro le "antenne"

"Quelle onde elettromagnetiche sono dannose per la salute"

VOLTURINO - E' uno dei pochissimi casi in Italia: il paese e i suoi 2.500 abitanti sono "bombardati" 24 ore su 24 da una moltitudine di once elettromagnetiche emanate da una dozzina di antenne di ripetitori di televisioni private provinciali e nazionali installati su una collinetta a meno di 500 metri dal centro abitato, in località "Toppo della Guardia".

E così Volturino, con una riuscita manifestazione pubblica alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini dai bambini agli adulti con cartelloni e slogan di protesta, ha detto basta ad "antenna selvaggia", i cui effetti - secondo quanto denunciato dai promotori dell'iniziativa - sarebbero gravemente dannosi alla salute dei cittadini.

Sul problema la popolazione e solidale e compatta: una petizione di 1.300 firme e state infatti consegnata, al termine della "marcia cittadina di protesta", al neo sindaco comunista Luigi Fandelli (altra copia e state inviata all'USL FG/6 di Lucera, competente per territorio), nella quale si chiede di: "accertare il tasso di inquinamento da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti prodotte dai potenti ripetitori privati installati nel nostro territorio; rimuovere le installazioni realizzate in difformità alla normative edilizia; rivedere il piano regolatore che destina la zone "Toppo della Guardia" all'insediamento dei ripetitori Tv, individuando altra zone adeguatamente distante dal centro abitato, promuovere un'indagine statistica da parte delle autorità sanitarie per la definizione di un quadro completo delle malattie e dei decessi del nostro comprensorio e la loro eventuale relazione con il campo elettromagnetico non ionizzante".

Nella denuncia al sindaco e all'USL si segnala, infatti, che "dal momento della installazione delle antenne a Volturino si sono registrati un impressionante incremento di decessi per tumori e leucemie ed altre patologie".

Sul problema ha preso posizione anche la sezione di Lucera della Lega ambiente che, in un esposto alla Procura della Repubblica dello stesso centro lucerino, ha chiesto tra l'altro, "stante il pericolo .- per la salute pubblica e per 1' inquinamento ambientale, il. sequestro penale degli impianti come provvedimento; cautelare e la chiusura provvisoria degli stessi, anche per eseguire gli opportuni accertamenti tecnico-sanitari".