AMBIENTE/Parte lettera-appello allo scienziato Maltoni e all'ASL FG/3, chiesti monitoraggi e controlli epidemiologici
"Salvateci da quelle antenne nocive..."
VOLTURINO - Quando l'auto s’inerpica lungo i tornanti che portano in paese sembra quasi di raggiungere uno di quei "paradisi" formato terrestre: verde, piccole macchie boschive, quadri di vita bucolica, gente che smanaccia per salutarti. Una piccola "oasi" dove ritemprarsi spirito e mente, con un dedalo di viuzze pulite e poco trafficate, l'immancabile belvedere con vista sul Tavoliere e sbirciata alle Tremiti, quando non c’è foschia all'orizzonte. Il vento è il primo a darti il benvenuto: a Volturino, poco piu di 2 mila anime a 735 metri sul livello del mare, il libeccio è di casa, quasi un elemento essenziale nella vita di questo piccolo borgo, negli anni scorsi meta di migliaia di aspiranti invalidi civili provenienti da un po' tutta la provincia per sottoporsi alla visita, indispensabile per ottenere la pensione.
C'e un nemico invisibile pronto a minacciare la quiete di questo piccolo "Eden": le antenne radio-tv installate sulla collinetta distante poche centinaia di metri dalle ultime case. Quei tralicci generano un campo magnetico che minaccerebbe la salute degli abitanti di Volturino. Da anni hanno dichiarato "guerra" alle onde elettromagnetiche, mentre in paese cresce sempre più il numero dei decessi per tumori e leucemie: 106 in poco meno di vent’anni. Cifre oltre la media da queste parti. E pensare che sino a qualche anno fa Volturino era tappa privilegiata dei turisti della domenica, che qui venivano a rifornirsi di acque sorgive, tanto fresche quanto salutari per l’ organismo. In paese ora corrono anche strane voci: pare che in più di una masseria siano stati segnalati feti malformati tra gli animali d'allevamento. Esseri deformi, mostriciattoli, di cui nessuno vuole parlare.
Nel piccolo Municipio, il sindaco Matteo Armistizio Melillo sembra quasi rassegnato: da anni aspettano una risposta ai tanti quesiti sollevati, ai dubbi, alle ansie di chi non si rassegna a convivere con quel "ronzio continuo" che, notte e giorno, proviene da "Toppo della Guardia". "I responsabili dell'Asl si mettano la mano sulla coscienza - spiega il primo cittadino - facendosi conoscere la verità e stabilendo controlli periodici per verificare la pericolosità di questa presenza, magari un monitoraggio ogni 15 giorni. E invece fin’ora nessuno ci ha fornito risposte concrete". Le morti in aumento? "I decessi per tumore e leucemie - aggiunge Melillo - ci preoccupano. Ecco perchè l'Azienda sanitaria dovrebbe accelerare i tempi; finchè non conosceremo i risultati non potremo addebitare alle antenne queste morti".
Da Volturino e intanto partito un appello-petizione firmato anche da Costanzo Natale, presidente Società italiana per la prevenzione dei tumori, e indirizzato a Cesare Maltoni, l'oncologo bolognese che aprirà un centro di ricerca a Casalvecchio, affinchè effettui controlli e monitoraggi dei campi magnetici sulla collina. Lo scienziato pare stia già lavorando sul caso, ma non si conoscono anticipazioni. Analoga richiesta è stata inviata a Matteo Agostino Delle Vergini, direttore generale dell'Asl di Foggia.
Tutti i tentativi gia esperiti hanno fatto "flop". Anche la magistratura ha alzato le spalle: "Non ci sono pubblicazioni, dati che confermano la pericolosità di quelle onde", si è sentito ripetere il sindaco quando si è rivolto alla Procura. "Sono tutti convinti - spiega Melillo - che non ci siano elementi utili per sostenere che, superata questa soglia di tollerabilità, le onde diventano nocive per l'organismo. Resto comunque fiducioso, perchè se magistrati e Asl avessero individuato qualcosa sarebbero già intervenuti. Almeno lo spero".
Rassegnazione, sfiducia, chi più ne ha più ne metta. Basta tastare il polso alla situazione per capire che la pentola presto potrebbe scoppiare. "Le antenne sono un brutto affare - commenta il sindaco-glottologo - e poi deturpano il paesaggio generano un rumore insopportabile; purtroppo nessuno ci sta aiutando in questa lotta per conoscere la verità. Un fisico. interpellato tempo fa ha consigliato di non allarmarci ma non ha potuto negare che mai avrebbe abitato all'ombra di queste antenne".
Si sono anche cercate strade alternative, usando leggi e regolamenti comunali. Tanti tralicci sono stati addirittura installati abusivamente senza l'autorizzazione del Comune, per altri è stato chiesto e ottenuto il "condono". L'ultimo tentativo è stato sventato pochi mesi fa: "L'Enel intendeva realizzare un traliccio - ricorda il primo cittadino - ma abbiamo ravvisato delle irregolarità nella licenza da qui la decisione di imporre lo "stop" ai lavori".Di ordinanze di sgombero manco a parlarne. Sarebbe come accendere un nuovo conflitto a suon di ricorsi al Tar e alla magistratura ordinaria. Strada impercorribile, almeno sulla carta. E intanto il numero delle antenne continua a crescere.