Attenti all'onda
Antonio Gagliardi è un ricercatore delle DOXA che abita a Volturino, in provincia di Foggia, un paese sovrastato dalle antenne di 40 radio e televisioni. Tre anni fa Gagliardi a prese a tempestare di esposti ministero dell'ambiente , Istituto Superiore di Sanità, autorità locali, giornali. E ha stilato una personalissima statistica sugli abitanti di Volturino e di altri 4 comuni limitrofi. concludendo che fra 1976 e 1997 la mortalità per tumore a Volturino è stata del 5,3% superiore a quella degli altri comuni. La vita media dei suoi abitanti è di 68 anni, contro i 73 dei paesi limitrofi. Il 71,4% degli abitanti fra i 60 e i 70 anni soffre di cataratta, contro il 42,8% di quelli di Roseto, comune vicino. E il 53,3% della popolazione da 14 anni in su soffre di insonnia. Gagliardi ha ampliato la statistica a Ferrazzano, un centro con caratteristiche analoghe: il 66% della popolazione ha costanti difficoltà a dormire. Quello della concentrazione delle onde elettromagnetiche resta un fenomeno poco discusso in Italia. Lo chiamano "elettrosmog" . E secondo studi condotti da associazioni ambientaliste e di difesa dei consumatori, è una vera e propria forma di inquinamento. E sebbene non ci sia alcuna evidenza scentifica che metta in rapporto gravi malattie con le onde emanate da cavi dell'alta tensione, antenne televisive e ponti radio, è un fatto che i limiti di emissione stabiliti dalla legge a tutela della salute sono ampiamente superati in tutta Italia. Il caso Monte Mario. Quando Gagliardi ha avviato la sua battaglia, non era ancora scoppiato il caso che più di ogni altro ha mosso l'opinione pubblica: quello di monte Mario, a Roma, una selva mettallica di 34 tralicci ad alta e media tensione e 448 antenne. Gli abitanti della zona raccontano di telegiornali ascoltati al telefono, elettrodomestici impazziti, immagini TV deformate, cellulari in tilt. Colpa, secondo loro, delle antenne. I più esposti sarebbero i bambini della scuola elementare Giacomo Leopardi, molti dei quali accusano inappetenza, disturbi alla vista, cefalee e insonnia. I monitoraggi effettuati dagli esperti del Ministero delle Poste hanno fatto emergere valori di un certo rilievo nel campetto sportivo della Leopardi, dove sono stati registrati 13,5 volt al metro. La normativa appena varata da Ambiente, Sanità e Comunicazioni stabilisce che in nessun caso le scuole possono essre sottoposte a campi elettrici superiori a 6 volt al metro. Così è cominciata una battaglia per spostare i ripetitori, analoga a quella che da anni, va avanti a Pescara, come documentò un inchiesta del "MONDO" nell'Agosto 1997.........